Recensione pubblicata su “L’Eco degli Spettacoli Cinema Arte
e sport”
Nei Pleniluni, Lionello Morone
coglie ciò che vive nell’attimo, nel fugace, nel fuggente
anelito del respiro notturno. Sotto questa labile parvenza della
realtà, egli scopre, per indizi, campi e case appena
percettibili nel senso labile del momento che vola e porta nella
dissolvenza le più estrose sensazioni. Il suo lirismo si poggia
su ermetizzanti tonalità.
Michelangelo Mazzeo

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