Recensione della mostra a cura di Michelangelo Mazzeo
Nei Pleniluni, Lionello Morone
coglie ciò che vive nell’attimo, nel fugace, nel fuggente
anelito del respiro notturno. Sotto questa labile parvenza della
realtà, egli scopre, per indizi, campi e case appena
percettibili nel senso labile del momento che vola e porta nella
dissolvenza le più estrose sensazioni. Il suo lirismo si poggia
su ermetizzanti tonalità.
Michelangelo Mazzeo

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